Emilia Bianca BRIGNOLO in Forno
candidata sindaco della lista
Racconigi C'è - Cantiere Città
R I S P O N D E
- Perché ha deciso di candidarsi sindaco?
Amo Racconigi, da sempre è il luogo che ho nel cuore, perché ho trascorso il periodo più bello della mia infanzia e giovinezza.
Negli ultimi anni, sono stata spettatrice inerme del progressivo degrado del settore industriale racconigese. Monetti, Caseificio Reale e Novaplast hanno chiuso. E' giunto il momento in cui L'Ente Comune deve dare dei segni di vita e si faccia carico dei disagi che gli abitanti, soprattutto i giovani, devono affrontare.
Altro settore in procinto d'essere devastato è il paesaggio, che subirà la cementificazione di nuove aree. Mi opporrò al progetto di edilizia privata, che prevede la costruzione di duemila appartamenti ed un sito commerciale di ventimila metri-quadri. L'amministrazione comunale deve riqualificare il centro storico, agevolando la ristrutturazione degli edifici da tempo non più in uso, per restituire l'abitabilità perduta e compensare la nuova richiesta. L'aumento della densità abitativa nel centro urbano, intensificherà l'affluenza dei consumatori a favore delle attività commerciali già esistenti.
- Che tipo di sviluppo pensa per la città di Racconigi?
Tramite un project financing di partecipazione privata, si può recuperare la struttura dell'ex Neuro e trasformarla in un centro di riabilitazione neuro-motoria, comprensivo di una casa di cura ed alcuni padiglioni di media degenza. Inoltre, potrebbe ospitare alcuni reparti della facoltà universitaria di medicina, per divenire il fulcro primordiale di Racconigi.
La città ha tutti i requisiti per essere riconosciuta dall'UNESCO, come patrimonio dell'umanità, non solo per il castello. Il turismo può essere incentivato da altre attrattive, come l'organizzazione di spettacoli “Sons et Lumiere” nel parco del castello oppure la programmazione di eventi o itinerari mirati a riscoprire luoghi d'arte da salvaguardare e di cui Racconigi può vantare.
Basterebbe sviluppare questi due importanti punti, presenti sul programma della lista “Racconigi C'è – Cantiere Città”, per giustificare la realizzazione dello svincolo autostradale Asti – Cuneo, con un’uscita dedicata alla città, e la costruzione di nuove strutture ricettive.
- Famiglia, lavoro, giovani: come intende spendersi se sarà eletto?
Reputo il lavoro la base dell'economia domestica, linfa vitale per singoli, coppie e famiglie, ma quando inizia a scarseggiare, necessita intervenire urgentemente, per restituire la dignità a coloro che non hanno più un'occupazione. L'amministrazione comunale deve sollecitare l'Ente Provincia e la Regione, al fine di concentrare iniziative a favore dei lavoratori, organizzando dei corsi specifici di formazione per i giovani e le persone di mezz'età con prole, in merito alla domanda e l'offerta di lavoro presente sul nostro territorio.
I giovani hanno bisogno di stimoli e generando uno scambio culturale italo-francese, con la gemellata Bonneville, gioverebbe agli studenti. Nella nostra lista è presente un neo-laureato di quasi 23 anni, il quale ha completato questa parte di programma ed ha suggerito, alla futura giunta comunale, di accantonare parte del proprio compenso in un fondo specifico da destinare alle associazioni che promuovono iniziative per giovani e fanciulli. Verrà aperto uno sportello in grado di fornire servizi di counseling , favorire l'aggregazione giovanile, proponendo sani interessi e contribuendo alla riduzione di fenomeni di micro- delinquenza e bullismo. Abbiamo il dovere di partecipare all'educazione dei giovani perché, un domani, possano assumere la responsabilità di condurre diligentemente una professione, una famiglia e decidere le sorti della società. Se dovessero anche solo incrinarsi le colonne portanti della nostra società (lavoro, famiglia e giovani), dovremmo preoccuparci seriamente e trovare urgentemente un rimedio alla crisi strutturale. Il Cardinal Bagnasco ha già lanciato il suo grido d'allarme “I cattolici devono svegliarsi e battersi per difendere la famiglia, la loro cultura e i loro valori, in uno Stato che vara leggi difficili da digerire”.
- Chi andrà a governare dovrà fare i conti con trasferimenti risicati:
quali servizi salverà dai tagli e quale aliquota Imu intende fissare?
Il D.L. 2 marzo 2012 n. 16 ha già fissato l'aliquota base del 4% sulla prima casa e del 7,6% sulla seconda casa ed altri immobili, da pagare in tre rate, a partire da giugno. Il problema è che lo Stato vuole trattenere metà del gettito a scapito dei Comuni. Quindi, i Sindaci devono imporsi al Governo con una nuova proposta, formulata in questi giorni dall'ANCI, onde evitare di mettere in crisi l'autonomia degli Enti Locali. Faremo il possibile per tutelare i servizi primari e secondari, evitando di addossare ai cittadini un ulteriore aggravio.
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